Manfredi Mattei Filo Della Torre e la sfida della valorizzazione immobiliare
di Redazione Cd Blog
“La mattina mi alzo e corro”. È questa una delle tante frasi che Manfredi Mattei Filo Della Torre ricorda quando ripensa a suo padre, Pietro Mattei, noto costruttore e immobiliarista romano che, scomparso all’inizio del 2020, ha lasciato a lui e alla sorella Domitilla la galassia di imprese attive nel mondo delle costruzioni frutto di oltre 40 anni di attività.
Manfredi Mattei Filo Della Torre (oggi 42 anni) in quel momento si stava occupando di altro. E avrebbe forse volentieri continuato a farlo. Ma ha dovuto imboccare una strada diversa e soprattutto gestire le fila di un grande business come quello costruito dal padre, in un momento di radicale cambiamento del mercato.
Non tutto è stato facile per lui. Alle spalle un master in corporate finance al Politecnico di Milano e anni di lavoro prima nel mondo del recupero e nella gestione dei crediti NPL in alcuni dei maggiori gruppi bancari italiani e poi nel private equity, dove inizia ad occuparsi di finanziamenti privati per lo sviluppo immobiliare. Fa esperienza all’estero, si trasferisce a Londra, Parigi, Singapore poi torna in Italia, a Milano. Ma è a Roma dove vuole vivere.
Lo fa. Inizia nel 2009 a lavorare nel gruppo Mattei occupandosi della Sviluppo, la società che si occupa dell’attività di construction management: dalla gestione del cantiere alla vendita. Nel 2015, in piena crisi immobiliare, fonda la Janus Investment Platform, una piattaforma per la realizzazione di investimenti immobiliari in Italia in cui lui e altri soci fanno da intermediari tra sviluppatori, costruttori e acquirenti. Negli anni la Janus, divenuta Janus.PE, resta solo nelle sue mani, e proprio mentre si stava occupando del business plan per la realizzazione di uno studentato e di un’azienda agricola da portare ad investitori terzi, viene a mancare suo padre.
È il 2020 e sulle sue spalle finisce un colosso del mondo delle costruzioni con una buona porzione di debito da gestire e un portafoglio di immobili da curare, piazzare, amministrare. Si rimbocca le maniche, divide tutto con sua sorella prendendo su di sé l’attività di valorizzazione, decide di mettere ordine nella situazione contabile della galassia Mattei. C’è un debito da rinegoziare, le società da riorganizzare.
A sostenerlo in questa fase delicata è anche Christian Dominici, commercialista titolare di CD spa. “La sua proattività è stata fondamentale. Nell’ottica di trovare una banca o un finanziatore che mi aiutasse a supportare l’attività era necessario rimettere a posto i conti e l’intervento di Dominici è stato risolutivo” racconta Mattei Filo Della Torre.
Il lavoro è lungo e non sempre facile ma l’attività di valorizzazione di aree abbandonate e immobili dismessi prosegue ancora oggi e con non poche soddisfazioni. “Non mi definisco un imprenditore” dice il giovane Mattei. “L’imprenditore ha visione nel lungo termine. Io sono solo un investitore che riesce a creare valore vedendo su un’area edificabile o su vecchi immobili la proiezione futura della realizzazione di ciò che altri non riescono a vedere. Amerei avere l’occhio dell’imprenditore, ma ognuno ha il suo”.
Una capacità ereditata dal padre a cui il giovane Manfredi ha aggiunto molto di suo. “Conosco Roma, la mentalità di chi ci lavora e di chi ci investe. Il mondo immobiliare segue delle logiche proprie, che solo gli addetti ai lavori sanno gestire. Per questo mi occupo solo di ciò che conosco bene, e nelle zone in cui so che possono davvero valorizzare lo sviluppo di progetti”.
In attesa di poter rimettere mano alla realizzazione di quello studentato, a cui tanto teneva ma rimasto solo sulla carta.